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Portfolio Manager Update

Ethna-DEFENSIV

Punti chiave in sintesi

  • I rendimenti sono vicini al picco dell'attuale ciclo di rialzo dei tassi
  • Nonostante l'aumento dei rendimenti, il fondo ha conseguito una performance positiva
  • Le posizioni corte sui futures sui titoli di Stato tedeschi e statunitensi sono state ridotte al 10%
  • Distribuzione: il fondo torna a versare più dell'importo minimo
  • Un cauto aumento della duration nel prossimo futuro è plausibile

30.04.24 - Ad aprile il movimento al rialzo dei rendimenti è proseguito lungo l'intera curva, come nei mesi precedenti. Dopo essere calati, a fine 2023, all'1,9% in Germania e al 3,8% negli Stati Uniti, i rendimenti dei titoli di Stato decennali non hanno mai smesso di salire. Negli Stati Uniti, i dati sull'inflazione non sono scesi come si aspettavano gli investitori. Ad aprile è stato pubblicato il dato PCE relativo al mese di marzo, che si è attestato al 2,7%, in aumento rispetto al 2,5% di febbraio. Non era ovviamente questo lo sviluppo auspicato dalla Fed, che ha quindi adottato toni decisamente più aggressivi, rimettendo addirittura in discussione la possibilità di tagli dei tassi negli Stati Uniti prima della fine dell'anno. Ciò ha contribuito a far sì che i rendimenti statunitensi e tedeschi salissero sui livelli più alti da inizio anno. Riteniamo che questi massimi siano molto vicini al picco dell'attuale ciclo.

Le prossime decisioni della Fed e della BCE riguarderanno la riduzione dei tassi d'interesse. In Europa, la BCE ha segnalato con relativa chiarezza che il primo taglio avverrà a giugno. Dovrebbe succedere qualcosa di eccezionale perché i membri dell'istituto di Francoforte cambino idea. Oltreoceano, la persistenza dell'inflazione rende la situazione leggermente più complessa, tuttavia restiamo dell'avviso che la Fed effettuerà almeno un taglio dei tassi entro la fine del 2024. In questo contesto e per effettuare prese di beneficio (nonostante l'aumento dei rendimenti, il fondo ha conseguito una performance positiva), nel corso del mese abbiamo gradualmente ridotto le nostre posizioni corte sui futures sui titoli di Stato tedeschi e statunitensi a dieci anni dal 20% al 10% circa. Inoltre, ad aprile è stata effettuata una distribuzione e il fondo è tornato a versare un importo superiore alla distribuzione minima (1,5%): il 2,32% circa per la classe A. Per quanto riguarda altri parametri di Ethna-DEFENSIV, non è cambiato molto nel corso del mese: continuiamo a investire in modo prudente in obbligazioni societarie di alta qualità denominate in euro sul tratto a breve termine della curva dei rendimenti.

Per il prossimo futuro prevediamo un cauto aumento della duration del portafoglio. Come già accennato, i rendimenti si stanno avvicinando a un plateau, e il prossimo passo logico sarebbe quindi quello di spostarsi verso il segmento più a lungo termine della curva in modo da beneficiare sia del calo dei rendimenti che dei tagli dei tassi da parte delle banche centrali. In quali mercati, quando e in che misura aumenteremo la duration dipenderà esclusivamente dall'attuale valutazione del mercato. Attualmente le obbligazioni con scadenza successiva al 2030 costituiscono solo una piccola parte del portafoglio, ma il momento di incrementare la duration si avvicina.

Posizionamento del fondo

Grafico 1: struttura del portafoglio* di Ethna-DEFENSIV

Grafico 2: composizione del portafoglio di Ethna-DEFENSIV per valuta

Grafico 3: composizione del portafoglio di Ethna-DEFENSIV per regione

Grafico 4: composizione del portafoglio di Ethna-DEFENSIV per settore degli emittenti

Ethna-AKTIV

Punti chiave in sintesi

  • Il portafoglio resta orientato in vista di un contesto di crescita moderata, inflazione in calo ma persistente e un trend rialzista dei mercati azionari.
  • La componente azionaria, al 35%, è in territorio neutrale, investita esclusivamente in large cap statunitensi.
  • Il portafoglio obbligazionario è caratterizzato da una qualità elevata e scadenze brevi. La modified duration si attesta a 1,2.
  • La posizione nello yen giapponese è stata ridotta dal 15% al 10%; il portafoglio continua a detenere un'esposizione del 25% al dollaro USA.

30.04.24 - Il mese di aprile ha offerto ai mercati dei capitali una serie di sviluppi fondamentali, macroeconomici e, non da ultimo, geopolitici. Nel complesso, ciò ha provocato un'impennata della volatilità. La prima vera correzione dei listini azionari dall'inizio del rally di novembre è cominciata proprio con l'avvio del nuovo mese. Ad accelerare questo sviluppo ha contribuito il riacuirsi del conflitto in Medio Oriente sotto forma di attacchi e contrattacchi tra Iran e Israele. Fortunatamente, finora queste ostilità non si sono ulteriormente inasprite. Ciò che colpisce della reazione del mercato non è tanto il sell-off delle azioni e la fuga iniziale verso investimenti sicuri come i titoli di Stato americani, quanto piuttosto la ripresa relativamente rapida dell'originario movimento al rialzo dei rendimenti. I Treasury USA a dieci anni, ad esempio, sono tornati su un livello che la scorsa estate era stato fonte di stress per i listini azionari. Benché la stagione dei risultati si sia finora rivelata migliore delle attese, ciò rappresenta un ostacolo da non sottovalutare per la futura performance azionaria, tanto più che, con ogni probabilità, non si potrà nemmeno contare sul sostegno di troppi tagli dei tassi da parte delle banche centrali occidentali. A fronte di un'inflazione che non accenna a venire meno, le aspettative sui tagli dei tassi nell'anno in corso sono diminuite e i mercati prevedono ormai meno di 1,5 sforbiciate negli Stati Uniti e poco meno di 3 in Europa.

In un contesto di questo tipo era necessario un portafoglio stabile e adeguatamente bilanciato. È proprio per questo che Ethna-AKTIV è riuscito a conseguire un buon risultato. Sia la posizione in dollari USA che l'overlay sui tassi hanno infatti contribuito positivamente alla performance in un mese impegnativo, limitando la necessità di ulteriori misure di gestione del rischio. È piuttosto vero il contrario: dopo l'ultimo attacco missilistico sferrato da Israele, abbiamo riportato la componente azionaria, che ai primi del mese era stata ridotta al 25%, a quota 35%, in quanto riteniamo che quello che stanno attualmente registrando i listini sia solo un consolidamento e non l'inizio di un mercato orso. Sono state apportate poche modifiche alla composizione di base del portafoglio azionario. L'unica necessità di intervento urgente che abbiamo riscontrato è stata quella relativa all'overlay sui tassi d'interesse. Quando ha avuto inizio l'escalation geopolitica di cui parlavamo sopra, abbiamo rapidamente annullato la riduzione della sensibilità ai tassi, poiché una potenziale fuga verso la sicurezza avrebbe contrastato il nostro posizionamento in vista di un aumento dei rendimenti. Tuttavia, dal momento che ciò non è avvenuto, abbiamo prontamente riabbassato la modified duration a 1,2. In prospettiva, sarà interessante monitorare le dichiarazioni e le mosse delle banche centrali. A fronte di un'inflazione ostinata, le autorità monetarie occidentali dispongono attualmente di un margine di manovra limitato per tagliare i tassi e il conseguente mantra "Higher for longer" (più alti, più a lungo) favorisce soprattutto il dollaro USA. Lo yen ha sofferto in maniera particolare il mese scorso. Dopo il crollo al minimo di 34 anni contro il biglietto verde, la banca centrale giapponese si è vista costretta a intervenire sul mercato valutario a fine mese. Dal momento che questo intervento è stato intrapreso molto più tardi di quanto ci aspettassimo, nel corso del mese la posizione sullo yen era già stata ridotta del 5% dal 15% iniziale. Siamo in attesa di ulteriori sviluppi, ma ci aspettiamo un'inversione di tendenza a breve termine a favore della divisa nipponica.

Posizionamento del fondo

Grafico 5: Struttura del portafoglio* di Ethna-AKTIV

Grafico 6: Composizione del portafoglio di Ethna-AKTIV per valuta

Grafico 7: Composizione del portafoglio di Ethna-AKTIV per regione

Grafico 8: Composizione del portafoglio di Ethna-AKTIV per settore degli emittenti

Ethna-DYNAMISCH

Punti chiave in sintesi

  • Ad aprile i mercati azionari hanno evidenziato la prima vera correzione da inizio anno.
  • Grazie alla graduale copertura della componente azionaria e ai buoni risultati trimestrali dei titoli in portafoglio, Ethna-DYNAMISCH ha contrastato questo contesto turbolento.
  • Sono stati apportati alcuni lievi aggiustamenti alle posizioni del portafoglio.
  • In prospettiva, la nostra valutazione del mercato rimane ottimistica, anche se il recente aumento della volatilità dovrebbe proseguire.

30.04.24 - Dopo alcuni mesi di relativa tranquillità, ad aprile i mercati dei capitali hanno ricominciato a mostrare segnali di nervosismo. È difficile individuare un singolo fattore scatenante all'origine di tale evoluzione. Si è trattato piuttosto di una combinazione di sviluppi: aumento dei rendimenti obbligazionari, speranze sfumate di tagli dei tassi negli Stati Uniti, piccole nubi sull'orizzonte economico, prezzi azionari che in alcuni casi hanno corso un po' troppo e tassi d'investimento molto elevati tra gli investitori che seguono le tendenze. A ciò va aggiunto il giustificato timore di un'immediata escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Nessuno dei singoli elementi citati ha di per sé rappresentato una grave minaccia alle prospettive fondamentalmente positive che in passato abbiamo spesso condiviso in questa sede. Ma sommati questi fattori sono bastati a porre un freno al trend rialzista.

Analizzando più nei dettagli la correzione, la battuta d'arresto è stata più pronunciata per i titoli a bassa capitalizzazione, che comunque costituivano già uno dei gruppi più deboli del mercato. Ancora una volta, la tanto attesa rimonta dei titoli di seconda fascia non si è concretizzata e molti indici di small cap, come il Russell 2000 negli Stati Uniti e l'MDAX in Germania, si trovano in territorio negativo da inizio anno. Gli sconti di valutazione che osserviamo in questo segmento non confermano ancora il lento miglioramento delle prospettive economiche. I listini azionari tendono a rimanere divisi tra titoli più costosi e in forte crescita e titoli più convenienti e fondamentalmente piatti.

In veste di gestori di un fondo azionario misto abbiamo il compito di soppesare continuamente i rispettivi rischi e opportunità, sia dal punto di vista macroeconomico, nella scelta di una quota d'investimento e di un'asset allocation adeguati ("top-down"), sia nella selezione dei singoli titoli ("bottom-up"). Nel mese di aprile sono emersi i punti di forza di entrambi gli approcci.

Nell'ambito delle nostre analisi top-down e sullo sfondo dello scenario sopra descritto, a inizio mese abbiamo deciso di coprire un terzo del portafoglio azionario con strumenti derivati, riducendo così la quota d'investimento di Ethna-DYNAMISCH da circa il 75% a circa il 50%. A fronte di questo livello di rischio ridotto, abbiamo atteso gran parte della correzione del mercato prima di annullare completamente le coperture nel resto del mese.

Per quanto riguarda l'aspetto bottom-up, l'attenzione si è focalizzata sulla stagione delle trimestrali, che si è rivelata positiva per la maggior parte delle aziende presenti nel portafoglio di Ethna-DYNAMISCH. In particolare, questo è stato il caso di alcuni dei nostri singoli titoli dove abbiamo ponderazioni molto elevate, che consideriamo allettanti e che presentiamo regolarmente sul profilo LinkedIn di ETHENEA con l'hashtag #derAktienexpress. Malgrado la temporanea correzione del mercato azionario, il fondo ha chiuso il mese di aprile vicino al valore di marzo, grazie anche al contributo di titoli come Alphabet, ResMed e Unilever. Parallelamente, nel corso del mese abbiamo aggiustato la ponderazione di alcune singole posizioni per riflettere nel fondo le variazioni dei profili di rischio/rendimento in linea con la volatilità del mercato.

Soltanto la posizione valutaria nello yen giapponese (JPY) introdotta a marzo non ha evidenziato l'andamento positivo sperato. I differenziali di interesse e di rendimento rilevanti per le coppie di valute si sono ampliati ulteriormente e anche la retorica del Giappone sulla crescente debolezza dello yen è stata molto più contenuta di quanto ci aspettassimo. Avendo pianificato bene i tempi di apertura della posizione, le perdite sono state limitate, nonostante il JPY abbia toccato un nuovo minimo storico contro l'EUR. Abbiamo comunque già dimezzato la posizione dal 10% iniziale al 5%. Se a maggio non ci saranno interventi valutari rilevanti da parte delle autorità giapponesi, provvederemo a chiudere il resto della posizione nel prossimo futuro.

Nel complesso, prevediamo un clima piuttosto cupo sui mercati dei capitali nei mesi a venire. Grazie all'elevata flessibilità, all'ampia gamma di strumenti e alla solida base di singoli titoli interessanti, riteniamo che Ethna-DYNAMISCH sia ben posizionato non solo per affrontare con successo eventuali tempeste, ma anche per cogliere attivamente eventuali opportunità potrebbero derivarne.

Posizionamento del fondo

Grafico 9: struttura del portafoglio* di Ethna-DYNAMISCH

Grafico 10: composizione del portafoglio di Ethna-DYNAMISCH per valuta

Grafico 11: composizione del portafoglio di Ethna-DYNAMISCH per regione

Grafico 12: composizione del portafoglio di Ethna-DYNAMISCH per settore degli emittenti

* La voce "Cash" comprende i depositi a termine, i depositi overnight e i conti correnti/di altro tipo. La voce "Equities net" comprende gli investimenti diretti e l'esposizione derivante dai derivati azionari.

HESPER FUND - Global Solutions (*)

Punti chiave in sintesi

"Più alti più a lungo..."

  • La persistenza dell'inflazione ha spento le speranze di un imminente taglio dei tassi nutrite dal mercato
  • I rendimenti globali sono saliti a causa di un'inflazione sorprendentemente elevata
  • L'affievolirsi delle aspettative di una riduzione dei tassi ha messo fine a cinque mesi di rally ininterrotto delle azioni
  • I listini cinesi hanno guadagnato terreno in linea con la ripresa economica
  • Lo yen ha evidenziato ampie oscillazioni, dopo essere scivolato sotto la soglia di 160 per la prima volta dal 1990, innescando uno short squeeze a fine mese.
  • Dopo quattro mesi di performance positive, HESPER FUND – Global Solutions ha evidenziato un risultato negativo.
  • HESPER FUND – Global Solutions ha apportato leggeri aggiustamenti all'allocazione del portafoglio. L'esposizione azionaria netta è stata gradualmente ridotta al 30% e la duration è stata portata in territorio negativo (-0,85%). Sul versante valutario, il fondo ha rafforzato la sua posizione lunga sulla corona norvegese al 20%. Il dollaro è rimasto intorno al 50% e la posizione corta sulla GBP è stata portata al -40%.

30.04.24 - I tassi restano più alti più a lungo

I tagli dei tassi figurano ancora nel programma della Fed, ma probabilmente cominceranno più tardi del previsto e saranno meno significativi di quanto anticipato dal mercato a inizio anno. Al momento la traiettoria è ancora poco chiara, ma durerà più a lungo e difficilmente i tassi torneranno ai livelli pre-pandemici. L'inflazione persistente, un'economia fiorente e gli incentivi fiscali in un anno elettorale complicano il lavoro della Fed. Gli alti dati sull'inflazione nel primo trimestre potrebbero rivelarsi più di un semplice intoppo e anche nell'Eurozona la disinflazione sembra in fase di stallo, allorché l'economia potrebbe presto invertire rotta e riprendersi.

L'aumento dei rendimenti obbligazionari pesa sulle azioni

Per la prima volta in cinque mesi il rally dei mercati azionari si è interrotto. L'aumento dei rendimenti obbligazionari, gli utili deludenti riportati da alcune grandi società tecnologiche e le indicazioni confuse sulla fiducia dei consumatori hanno pesato sulle azioni ad aprile.

I rendimenti obbligazionari hanno evidenziato un'impennata quando gli operatori hanno compreso che la Fed avrebbe posticipato la prima sforbiciata sui tassi. Visti i dati sull'inflazione inaspettatamente elevati degli ultimi quattro mesi, è possibile che la banca centrale statunitense non sia ancora convinta che l'inflazione stia tornando stabilmente verso il suo livello obiettivo del 2%. "Più alti più a lungo", sembrerebbe quindi essere il nuovo mantra della Fed.

Negli Stati Uniti, i principali indici hanno registrato una correzione. L'S&P 500 e il DJIA hanno ceduto rispettivamente il 4,2% e il 5%. Il Nasdaq, rappresentativo del settore tecnologico, è sceso del 4,4%, nonostante Microsoft e Alphabet abbiano riportato utili robusti per il primo trimestre. L'indice di small cap Russell 2000 ha perso il 7,1%.

In Europa, l'EURO STOXX è arretrato del 3,2% (-2% in USD), mentre il FTSE 100 è salito del 2,4% (+1,5% in USD), trainato dalle società dei settori minerario e bancario. L'indice Swiss Market ha ceduto il 4% (-5,7% in USD, dato l'ulteriore indebolimento del franco svizzero).

In Asia, i listini hanno evidenziato performance contrastanti. Gli sforzi della Cina per stabilizzare i mercati finanziari hanno dato risultati promettenti, in quanto nei primi tre mesi dell'anno l'economia è cresciuta del 5,3%, più del previsto. Il settore manifatturiero cinese ha registrato una buona performance ad aprile. L'Hang Seng è salito del 7,4%, mentre il CSI 300 ha registrato un rialzo dell'1,9% (+1,6% in USD). Il mercato azionario coreano ha perso il 2% (-4,6% in USD) e il Sensex indiano ha guadagnato l'1,1% (+1% in USD). Il Nikkei giapponese ha ceduto il 4,9% (-8,1% in USD, in quanto lo yen è sceso sotto la soglia di 160 rispetto al biglietto verde, spingendo la BoJ a intervenire).

La debolezza dello yen va trattata con cautela

La Bank of Japan ha chiuso a marzo l'era dei tassi negativi dopo 17 anni, fornendo tuttavia poche indicazioni su un eventuale ulteriore inasprimento della politica monetaria. Dopo le misure accomodanti della banca centrale, lo yen, già debole, è sceso ancora e i rendimenti globali non sono aumentati come si temeva.

La debolezza della valuta nipponica sta causando problemi alle aziende cinesi e coreane orientate all'export, in quanto pesa sulle esportazioni e frena la ripresa economica. D'altra parte, la liquidazione delle numerose posizioni di carry trade sullo yen è un'operazione difficile. Questo potrebbe innescare un'estrema volatilità su molti mercati, soprattutto visto il netto aumento dei rendimenti nei paesi occidentali.

Quando la divisa nipponica ha toccato il livello più basso dal 1990, la BoJ ha lanciato un monito ancora più urgente avvertendo sulla possibilità di un intervento.

Il forte e breve rialzo dello yen ha alimentato le voci di un possibile intervento dell'istituto centrale nipponico, che ha però deciso di tenere gli operatori all'oscuro del suo approccio. Alla luce dell'elevato numero di carry trade sullo yen e dei prestiti per finanziarli, l'intervento sulla divisa giapponese è una delle principali preoccupazioni dei mercati.

Scenario macro di HESPER FUND: la persistenza dell'inflazione costringe la Fed a rinviare i tagli dei tassi d'interesse

Le banche centrali si trovano ad affrontare uno scenario impegnativo, caratterizzato da una disinflazione incerta, un'attività economica sottotono in concomitanza con le elezioni politiche e crescenti tensioni geopolitiche. Devono soppesare attentamente i rischi associati al mantenimento di una politica restrittiva troppo a lungo rispetto al rischio di tagliare i tassi troppo presto e mancare il loro obiettivo. Negli Stati Uniti, i dati sull'inflazione hanno continuato a deludere nonostante la solidità congiunturale, costringendo la Fed a rinviare ulteriormente i tagli dei tassi. Ci si è persino chiesti se la politica monetaria fosse sufficientemente restrittiva. Nell'Eurozona il processo di disinflazione procede più rapidamente che negli Stati Uniti. Tuttavia, benché l'economia dia segni di ripresa, potrebbe anche ristagnare nuovamente. Se il lato dell'offerta ha già fornito un contributo positivo all'allentamento della crescita dei prezzi, per raggiungere gli obiettivi d'inflazione delle banche centrali serve ancora un certo indebolimento del lato della domanda. Il forte supporto della politica fiscale, la resilienza del mercato del lavoro e le tensioni geopolitiche potrebbero ancora ritardare o addirittura arrestare la tendenza disinflazionistica.

Ciò detto, fintanto che l'economia si manterrà stabile e all'orizzonte continueranno a prospettarsi diversi tagli dei tassi, i mercati azionari potrebbero anche rimanere indifferenti all'aumento dei rendimenti. Tuttavia, lo scenario "Goldilocks" che ha caratterizzato il primo trimestre dell'anno appare (almeno per il momento) irrealistico e ci aspettiamo una maggiore volatilità.

Posizionamento e performance mensile

HESPER FUND – Global Solutions ha perso terreno ad aprile (-1,13% per la classe di quote "T-6 EUR"), a causa della componente azionaria e dell'andamento misto delle posizioni valutarie. Da inizio anno il risultato del fondo si attesta al 2,38%.

Al fine di proteggersi da questo contesto più impegnativo, HESPER FUND ha ridotto la sua esposizione azionaria complessiva al 30%. L'esposizione neutrale alla duration è scesa ulteriormente in territorio negativo (quasi -0,9 anni). Il fondo ha continuato a operare attivamente sui mercati valutari, mantenendo un'esposizione al dollaro del 50%. L'esposizione corta alla GBP è salita a -40% quando abbiamo rafforzato ulteriormente l'esposizione lunga alla NOK (20%).

La scomposizione della performance da inizio mese (-1,13%) è stata la seguente: +0,38% per le obbligazioni (-0,04% posizioni lunghe, +0,42% posizioni short in futures), -1,60% nel segmento azionario, +0,03% per le materie prime e +0,17% per le valute, mentre il -0,13% è imputabile a spese e commissioni. Si continua a osservare una forte decorrelazione rispetto alle asset class tradizionali, come le azioni e le obbligazioni.

Il patrimonio complessivo è sceso a EUR 57 milioni alla fine del mese. La classe di quote T-6 EUR è calata dell'8,23% al di sotto del livello record del 29 settembre 2022.

La volatilità è salita al 6,1% nei precedenti 250 giorni, per cui il profilo di rischio/rendimento era ancora vantaggioso. Il rendimento annualizzato dal lancio è aumentato al 3,26%.

A inizio mese il fondo sta continuando a ridurre in misura significativa l'allocazione nella sua valuta di riferimento e opera attivamente sul mercato dei cambi. L'esposizione valutaria di HESPER FUND – Global Solutions è attualmente la seguente: USD 50%, NOK 20% CHF 1% e GBP -40%.
Come in passato, continueremo a monitorare regolarmente l'esposizione del fondo alle diverse asset class e ad adeguarla in base al clima di mercato e ai mutamenti dello scenario macroeconomico di riferimento.

*La distribuzione di HESPER FUND - Global Solutions è attualmente consentita solo in Germania, Lussemburgo, Belgio, Italia, Francia, Austria e Svizzera.

Posizionamento del fondo

Grafico 13: esposizione azionaria per regioni di HESPER FUND − Global Solutions

Grafico 14: allocazione valutaria di HESPER FUND − Global Solutions

Grafico 15: struttura di rating delle obbligazioni di HESPER FUND − Global Solutions

Prima dell'adesione leggere il prospetto e i documenti contenenti le informazioni chiave (PRIIPs-KIDs). La presente è una comunicazione pubblicitaria. Il presente materiale pubblicitario non è richiesto dalla legge o dalla normativa e il suo scopo è unicamente quello di fornire informazioni sui prodotti. Le informazioni contenute nel presente documento non costituiscono un invito, un'offerta o una raccomandazione ad acquistare o vendere quote di fondi ovvero a effettuare altre transazioni. Il loro unico scopo è quello di permettere al lettore di comprendere le caratteristiche chiave del fondo, come ad esempio il processo di investimento, e non vanno intese, in tutto o in parte, alla stregua di una raccomandazione di investimento. Non sostituiscono le proprie considerazioni personali, né altre informazioni e consigli legali, fiscali o finanziari. Né la Società di gestione né i suoi organi o dipendenti possono essere ritenuti responsabili per qualsiasi perdita derivante, direttamente o indirettamente, dall'utilizzo del contenuto del presente documento o altrimenti insorta in relazione al presente documento. La sottoscrizione di quote può essere effettuata unicamente sulla base dei documenti di vendita attualmente in vigore in lingua tedesca (il prospetto informativo, i documenti contenenti le informazioni chiave (PRIIPs-KIDs) e, a titolo complementare, le relazioni annuale e semestrale), da cui è possibile desumere informazioni esaustive sull'acquisto del fondo, nonché sulle opportunità e sui rischi connessi. I citati documenti di vendita in lingua tedesca (nonché le traduzioni non ufficiali in altre lingue) sono disponibili sul sito www.ethenea.com e possono essere richiesti gratuitamente presso la Società di gestione ETHENEA Independent Investors S.A. e presso la Banca depositaria, nonché presso i vari Agenti di pagamento e di informazione nazionali e presso il rappresentante in Svizzera. Gli agenti di pagamento o di informazione per i fondi Ethna-AKTIV, Ethna-DEFENSIV ed Ethna-DYNAMISCH sono i seguenti: Austria, Belgio, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo: DZ PRIVATBANK S.A., 4, rue Thomas Edison, L-1445 Strassen, Lussemburgo; Francia: CACEIS Bank France, 1-3 place Valhubert, F-75013 Paris; Italia: State Street Bank International – Succursale Italia, Via Ferrante Aporti, 10, IT-20125 Milano; Société Génerale Securities Services, Via Benigno Crespi, 19/A - MAC 2, IT-20123 Milano; Banca Sella Holding S.p.A., Piazza Gaudenzio Sella 1, IT-13900 Biella; Allfunds Bank S.A.U – Succursale di Milano, Via Bocchetto 6, IT-20123 Milano; Spagna: ALLFUNDS BANK, S.A., C/ Estafeta, 6 (la Moraleja), Edificio 3 – Complejo Plaza de la Fuente, ES-28109 Alcobendas (Madrid); Svizzera: Rappresentante: IPConcept (Schweiz) AG, Münsterhof 12, Postfach, CH-8022 Zürich; Agente di pagamento: DZ PRIVATBANK (Schweiz) AG, Münsterhof 12, CH-8022 Zürich. 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Una performance positiva conseguita in passato non è pertanto un indicatore attendibile di una performance positiva futura. In particolare, non è possibile garantire la protezione del capitale investito; non vi è quindi alcuna garanzia che, in caso di vendita o di rimborso, il valore del capitale investito o delle quote del fondo detenute dall'investitore corrisponda al capitale investito inizialmente. Gli investimenti in valuta estera sono soggetti a ulteriori fluttuazioni dei tassi di cambio e a rischi valutari, vale a dire che la performance di tali investimenti dipende anche dalla volatilità della valuta estera, che può avere un impatto negativo sul valore del capitale investito. Le partecipazioni e le allocazioni sono soggette a modifiche. Sono inclusi nel calcolo le commissioni di gestione e della banca depositaria così come tutti gli altri costi che, in conformità alle disposizioni contrattuali, gravano sul fondo. Il calcolo della performance avviene secondo il metodo BVI, ovverossia, nel calcolo non sono inclusi la commissione di sottoscrizione, i costi di transazione (come le commissioni di ordini e le commissioni dei mediatori), nonché gli oneri di custodia e altri costi di gestione. La performance dell'investimento risulterebbe inferiore se si tenesse conto della commissione di sottoscrizione. Non viene fornita alcuna garanzia che le previsioni di mercato si realizzino. Qualsiasi affermazione in merito ai rischi contenuta nella presente pubblicazione non deve essere considerata un elenco di tutti i rischi o una descrizione esaustiva dei rischi menzionati. Si rimanda espressamente alle descrizioni dettagliate dei rischi nel prospetto informativo. Non è tuttavia possibile garantirne la correttezza, completezza o attualità. Contenuti e informazioni sono protetti dal diritto d'autore. 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